La bambola by Taghreed Najjar

La bambola by Taghreed Najjar

autore:Taghreed Najjar [Najjar,Taghreed]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2024-04-09T00:00:00+00:00


21.

Una personalità diversa

In questo calvario, la personalità di mia madre cambiò totalmente. Era sempre stata conciliante e accondiscendente e aveva lasciato che il marito prendesse tutte le decisioni, ma quando vide mio padre distrutto e impotente sotto il peso delle responsabilità, prese lei le redini della situazione.

A Giaffa, mia madre aveva due donne di servizio: una puliva la casa e l’altra l’aiutava in cucina. Mio padre, infatti, come molti in Palestina, era un padrone di casa che apriva le porte a conoscenti e ospiti, e raramente passava una settimana senza che lei dovesse preparare almeno un pranzo sontuoso per invitati vari, tra cui amici e commercianti. Trascorreva la maggior parte del giorno in cucina, preparando deliziosi manicaretti e facendo fare al marito una gran bella figura.

L’occasione giusta si presentò per caso. La vicina sarta le disse che una sua cliente, la signora Georgette, che abitava nel quartiere di Ashrafiyyah, stava cercando una cuoca esperta che l’aiutasse a preparare pranzi di gala per il marito politico. La sarta sapeva che Umm Àhed aveva bisogno di lavorare e per questo, dopo averne assaggiato la cucina, l’aveva consigliata alla signora Georgette.

Quando sentì della questione, mio padre andò su tutte le furie. “Siamo arrivati a questo punto?” urlò. “Mia moglie che fa la cuoca?! Mia moglie, che a Giaffa aveva due donne di servizio ai suoi ordini, ora va a fare la serva in casa degli altri. Non lo accetterò mai!” Tirò un pugno talmente forte sul tavolo che tremarono i piatti e per poco non caddero a terra.

Spaventata, origliai la loro conversazione da dietro la porta. “Ascoltami, Abu Àhed,” disse mia madre con la sua solita calma, “lavorare non è un disonore. Abbiamo grandi responsabilità e dobbiamo sostenerci l’un l’altra in questa situazione difficile. Cucinare è l’unica cosa che so fare. I miei genitori – che Dio li perdoni –, nonostante fossi la più brava della classe, mi hanno ritirata dalla scuola alla fine della terza elementare. Ti ricordi quanto apprezzavano la mia cucina i tuoi ospiti e come ti invidiavano per questo? La signora Georgette è una donna abbiente e mi pagherà bene. E poi non lavorerò a casa sua tutto il tempo, mi chiamerà solo quando dovrà preparare un banchetto per il marito. Lo sai, caro, che abbiamo l’affitto da pagare e, come dice il proverbio, ‘il mese prossimo è alla porta’. Ci sono pure le rette della scuola dei bambini e, anche se tu lavori giorno e notte, quello che guadagni è a malapena sufficiente. Non sono forse la tua compagna nella gioia e nel dolore, mio caro? Non lo abbiamo giurato davanti a Dio? Lasciami sollevarti un po’ da queste responsabilità.”

Abu Àhed guardò la moglie con stupore, come se fosse una sconosciuta. Ebbe l’impressione che il mondo tramasse contro di lui. Fissò un punto lontano, poi, come un uomo anziano, si appoggiò alla sedia e ci si sedette lentamente; abbassò la testa e alla fine pianse. Mia madre corse da lui, gli prese la testa tra le mani e gli sussurrò all’orecchio parole piene d’amore e devozione.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.